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Come abbiamo già detto nell’articolo Come eliminare i ponti termici, il cappotto esterno è il metodo più efficace per annullare la dispersione termica e la formazione di condensa e muffa, migliorando l’efficienza energetica dell’edificio.

Ma qual è il miglior materiale per il cappotto termico esterno?

Purtroppo non è possibile stabilire quale sia, poiché la scelta dipende da una serie di fattori strutturali, geografici, climatici ed economici. Per essere certi di optare per la soluzione migliore è necessario rivolgersi a esperti del settore che sappiano valutare con precisione il tipo di intervento da applicare, con conseguente scelta del migliore materiale isolante per quella precisa operazione di isolamento.

Possiamo però dire quali caratteristiche deve avere un buon materiale isolante:

Spessore – maggiore è lo spessore del materiale maggiore sarà il suo potere di isolante.

Conducibilità termica – il valore della conducibilità termica è la lambda “ƛ”. Più piccolo è il valore della lambda, più alto è il potere coibentante del materiale.

Sfasamento termico – il tempo che impiega il calore o il freddo a passare attraverso il materiale isolante e a raggiungere gli ambienti interni. Naturalmente, maggiore è lo sfasamento termico migliore è l’isolamento dell’edificio.

Traspirabilità – il potere traspirante di un materiale si misura con µ. Tanto più piccolo è questo valore, tanto più il materiale isolante risulta traspirante e quindi efficace contro la formazione di condensa e muffa.

Vediamo ora quali sono i materiali isolanti che è possibile usare per realizzate un sistema di isolamento a cappotto:

Cappotto termico esterno con materiali sintetici

Polistirolo espanso (EPS) –  Polistirene estruso (XPS) – Polietilene espanso (PE)

Gli isolanti sintetici sono prodotti estremamente diffusi e quindi fra i più economici. Oltre al basso costo, garantiscono un ottimo isolamento termico, facilità di posa, resistenza all’acqua e all’umidità. Hanno una durata che varia dai 30 ai 50 anni, ma con un adeguato trattamento protettivo possono deteriorarsi più lentamente e durare più a lungo.

Potrebbero essere pericolosi in caso di incendio se non sottoposti a un adeguato trattamento ignifugo. Inoltre, qualora si usasse un isolante espanso è bene che i locali vengano adeguate areati dopo l’applicazione per far volatilizzare le sostanze potenzialmente dannose proprie di questo materiale.

Sono disponibili in pannelli prefabbricati oppure in versione schiumata.

Sotto forma di schiuma risultano perfetti in quegli interventi di isolamento che prevedono l’inserimento del materiale isolante nelle intercapedini dell’edificio.

Cappotto termico esterno con materiali minerali

Lana di vetro – Lana di roccia – Perlite espansa

I materiali isolanti di origine minerale sono molto utilizzati in edilizia perché garantiscono altissime prestazioni anche in presenza di umidità, se adeguatamente trattati.  Inoltre risultano resistenti alle muffe, traspiranti, biodegradabili, ignifughi, durevoli , oltre a presentare un ottimo livello di isolamento termico.

In commercio sono disponibili in lastre o pannelli e sono un po’ più costosi rispetto agli isolanti sintetici, oltre a richiedere maggiore attenzione durante la posa perché composti da materiali che possono risultare nocivi a contatto con la pelle o le vie respiratorie.

Lana di vetro

Questo materiale è realizzato con vetri riciclati. È ignifugo, resistente all’acqua e all’umidità, estremamente durevole e con ottime prestazioni di isolamento termico e acustico. La lana di vetro è disponibile in commercio in tappetini, detti feltri.

Lana di roccia

La lana di roccia è un prodotto di origine vulcanica che deve il suo potere isolante  – sia termico che acustico – alla struttura a celle aperte. Resiste alle muffe poiché non assorbe acqua o umidità. In commercio è disponibile in pannelli o in tappetini.

Perlite espansa

Come la lana di roccia, anche la perlite espansa ha buone proprietà termoisolanti e fonoassorbenti, è traspirante ed è in grado di regolare l’umidità rendendosi inattaccabile dalle muffe. In commercio è disponibile in pannelli o sfusa per l’isolamento in intercapedini di pareti perimetrali, sottotetti e coperture.

Cappotto termico esterno con materiali naturali

Fibra di legno – Sughero

Scegliere un materiale isolante di origine naturale, o meglio, vegetale, significa optare per un prodotti rinnovabili ed ecosostenibili. Si tratta, infatti, di prodotti nati da processi di produzione non dannosi per l’uomo o l’ambiente, oltre ad essere totalmente riciclabili e biodegradabili.

Date le loro caratteristiche e i processi produttivi più complessi, risultano sicuramente più costosi degli isolanti di origine sintetica ma possiedono enormi vantaggi:

  • Durevoli
  • Resistenti all’umidità
  • Ottimo isolamento termico e acustico
  • Traspiranti
  • Atossici
  • Riciclabili
  • Biodegradabili

Fibra di legno

La fibra di legno – disponibile in pannelli e lastre – nasce dalla lavorazione di legname di scarto. Presenta una buona capacità di sfasamento termico e ottime caratteristiche di isolamento termoacustico. I tempi di posa dei pannelli, trattandosi di un’applicazione a secco, sono piuttosto rapidi.

Sughero

I pannelli in sughero sono leggeri, elastici, resistenti e in grado di offrire ottime prestazioni dal punto di vista termico e acustico. Il sughero è decisamente  un ottimo materiale per l’isolamento a cappotto esterno perché traspirante, ignifugo, permeabile al vapore e inattaccabile da acidi, insetti e roditori.

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