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Scopriamo di più sulla normativa relativa allo smaltimento dell’amianto e sulle possibili sanzioni nelle quali si può incorrere.

La normativa sullo smaltimento dell’amianto

La normativa sullo smaltimento dell’amianto è datata 6 settembre 1994. All’interno del Decreto Ministeriale sono stabiliti i metodi da seguire per rimuovere i manufatti che contengono questo pericoloso materiale. Inoltre abbiamo anche le indicazioni per il corretto trasporto e deposito dei rifiuti di amianto che devono essere collocati presso le apposite discariche. Qui dovranno essere trattati, imballati e ricoperti. Con il Decreto Ministeriale del 20 agosto del 1999 la normativa sullo smaltimento dell’amianto si è meglio definita fino poi ad arrivare alle disposizioni finali. Il 9 aprile del 2008, infatti, un ulteriore Decreto Legislativo, ha disciplinato organicamente tutte le norme in materia.

Le disposizioni per l’obbligo di smaltimento dell’amianto

Grazie a questi decreti, ad oggi l’obbligo di smaltimento dell’amianto segue regole ben chiare. Nel momento in cui si va ad accertare la sua presenza all’interno di un edificio, il proprietario deve attenersi ad alcune prescrizioni. È infatti tenuto ad attuare un programma di controllo e manutenzione volto a ridurre al minimo l’esposizione degli occupanti a questo materiale nocivo. La prima “tappa” del percorso per la bonifica dell’immobile è la denuncia all’ASL della situazione esistente, cui segue la valutazione della stessa. Questa viene effettuata da un tecnico qualificato che si occuperà di redigere il cosiddetto Indice di Degrado. In base ai livelli riscontrati si dovrà poi procedere o meno con l’obbligo di smaltimento dell’amianto. Se l’I.D. è inferiore o uguale a 25 non si dovrà effettuare alcun intervento, ma si dovrà riesaminare l’edificio con frequenza biennale. Se è compreso tra 26 e 44 si è tenuti alla bonifica entro 3 anni, mentre se è uguale o superiore a 45 questa andrà fatta entro i successivi 12 mesi.

Le sanzioni per la mancata bonifica dell’amianto

E se non si rispettano tali obblighi? Si incorrerà nelle sanzioni per la mancata bonifica dell’amianto che prevedono multe parecchio salate. Il proprietario è soggetto ad una sanzione amministrativa da € 3.615,20  a € 18.075,99 se non provvede a compilare la documentazione idonea, ad individuare le misure di sicurezza adeguate e a informare gli occupanti dell’edificio. Sono previste sanzioni per la mancata bonifica dell’amianto anche se, in presenza di materiali friabili, non si provvede a far effettuare un’ispezione da parte di un tecnico qualificato con le frequenze stabilite. In questo caso le multe vanno da € 2.582,28 a € 5.164,56.

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