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La presenza di fibre di amianto friabile nell’ambiente comporta sempre un grosso rischio per la salute.

Ecco perché, dal 1992, non solo è vietata la produzione e l’installazione di materiali contenenti asbesto, ma sono state promulgate anche delle sanzioni per l’amianto che ne puniscono l’utilizzo o la mancata segnalazione in fabbricati di precedente costruzione.

Sanzioni amministrative e penali legate alla presenza di amianto non bonificato

Oltre alla prima legge del 1992, negli anni, moltissimi sono stati gli interventi di rafforzamento della normativa contro l’amianto, soprattutto nella prima decade degli anni 2000.

Al di là delle norme specifiche introdotte dai vari disegni di legge, è bene precisare che sono sempre presenti sanzioni pecuniarie che vanno dai circa 3000 ai 18000 Euro per i proprietari di edifici o gli amministratori di condominio che non optino per lo smaltimento dell’amianto, nel caso in cui non rispettino alcuni requisiti.

Innanzitutto dovrebbe essere nominato un Responsabile Amianto che garantisca il corretto mantenimento dei manufatti e compili l’idonea documentazione per segnalarne la presenza.
Dopodiché, se l’amianto non viene smaltito, è necessario provvedere a misure di sicurezza adeguate e alla conseguente informazione corretta e completa degli individui che frequentano a vario titolo il luogo. 

Bonifica e smaltimento amianto: cosa dice la legge

Anche chi effettua la bonifica dell’amianto, però, può andare incontro a multe nel caso in cui non comunicasse o non pianificasse correttamente gli interventi.

Prima di eventuali interventi di demolizione o manutenzione, infatti, è necessario individuare manufatti contenenti amianto e inviare i piani di lavoro all’Azienda Sanitaria Provinciale di competenza.

Inoltre è essenziale che le azioni di bonifica siano attuate secondo le prassi e con il supporto di tutti i dispositivi di protezione individuale necessari.

Quest’ultima parte della normativa riguarda anche le sanzioni per le aziende che si occupano dello smaltimento dell’amianto.

In più, la norma punisce le imprese che intraprendono interventi di bonifica e smaltimento dell’amianto senza una legale autorizzazione con multe che possono arrivare oltre i 25000 Euro, nonché il semplice abbandono di rifiuti pericolosi.

L’obbligo di rimozione di amianto e l’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali

Come è possibile dedurre dalle sanzioni elencate in precedenza, non vige uno stretto obbligo di rimozione di amianto o Eternit né per le aziende né per i privati.

La legge, però, prescrive uno stretto controllo di censimento e rilevazione del grado di pericolosità dei manufatti in amianto, che può essere effettuato esclusivamente da imprese che, come CL Coperture, siano iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.

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