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Vale ancora investire nel fotovoltaico nel 2017?

Questa è la domanda che si fanno in molti, soprattutto da quando gli incentivi statali non ci sono più, anche se una forma di agevolazione esiste ancora: il bonus fiscale legato alle ristrutturazioni edilizie, che ammonta al 50% e lo si può richiedere anche per l’installazione di impianti fotovoltaici per uso domestico e relativi sistemi di accumulo.

C’è da dire che ad oggi il costo di un impianto fotovoltaico è nettamente calato rispetto agli “anni d’oro” ed è quindi una tecnologia più accessibile rispetto a prima, ma resta da capire se questa forma di energia alternativa porti effettivamente a un risparmio dei consumi e un ritorno dell’investimento.

Quanto si risparmia con un impianto fotovoltaico

Parlando di prezzi, un impianto fotovoltaico di 3Kwp oggi costa tra i 5 mila e i 6 mila euro (ovviamente la cifra cambia a seconda della marca, da chi effettua i lavori, dalla zona climatica e dal tipo di gestione dell’energia prodotta). Nei casi più favorevoli si rientra dell’investimento in circa 7 anni con un guadagno netto di oltre 8 mila euro su 20 anni  Nei casi in cui i consumi fossero più bassi, i tempi di rientro arrivano a 10 anni.

Quindi, la risposta alla domanda iniziale è sicuramente Sì, il fotovoltaico conviene ancora, soprattutto per gli edifici ad alto consumo energetico.

Impianto fotovoltaico con sistemi di accumulo

Il fotovoltaico conviene ancora di più se gli si affianca un sistema di accumulo, l’ultima evoluzione del settore. Una tecnologia che consente di accumulare l’energia prodotta dall’impianto nelle ore di sole e di utilizzarla in caso di picco energetico o durante le ore serali.

Per ora i sistemi di accumulo sono una novità in totale evoluzione che però promette molto bene, grazie anche al supporto di Tesla, che ha contribuito alla sua diffusione in ambito domestico e a darle un’importante attenzione mediatica.

Tornando a parlare di prezzi, affiancare a un impianto fotovoltaico un sistema di accumulo consente di abbreviare i tempi di recupero dell’investimento a soli 6 anni, nei casi migliori.

Ovviamente, tutto dipende dai consumi dell’utente: chi consuma di più deve installare una batteria con una capacità maggiore che avrà anche un costo più alto. Inoltre, c’è la possibilità di scegliere fra batteria al piombo (meno costosa) o batteria al litio (più costosa). Le batterie al litio sono sicuramente più efficienti e assicurano un ritorno più breve ma si esauriscono più in fretta rispetto a quelle in piombo.

Tenendo conto di tutti questi dati: a voi la scelta.

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