
Scopriamo in cosa consiste la diagnosi energetica obbligatoria per un’azienda energivora e cos’è l’ACE, la certificazione energetica per gli stabili.
Cos’è la diagnosi energetica obbligatoria
Il decreto legislativo 102 del 4 luglio 2014 ha reso la diagnosi energetica obbligatoria per alcune tipologie di aziende come le grandi imprese – ovvero aziende con più di 250 dipendenti o un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro e un totale di bilancio superiore a 43 milioni di euro – e quelle energivore. In quest’ultimo caso parliamo delle imprese a forte consumo di energia elettrica e per questo iscritte nell’elenco annuale tenuto dalla Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico. In alternativa esse incorrerebbero in pesanti sanzioni pecuniarie. Vediamo in cosa consiste la diagnosi energetica obbligatoria, chiamata anche “audit energetico”. Si tratta del principale strumento di analisi energetica a disposizione dell’impresa. È solo attraverso questa che si può capire come si consuma energia e dove bisogna intervenire per migliorarne l’utilizzo. Costituisce dunque una vera e propria opportunità per le aziende energivore per ridurre i consumi accrescendo la propria competitività. Per effettuare la diagnosi energetica obbligatoria ci si può rivolgere alle ESCo (Energy Service Company), tra cui CL Energia. È bene ricordare che si ha tempo fino al 5 dicembre 2020.
Cos’è l’ACE, la certificazione energetica degli edifici
Un altro utile strumento di controllo per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici è l’ACE, l’attestato di certificazione energetica. All’interno di questo documento vengono descritte le caratteristiche energetiche di un edificio, di un’abitazione o di un appartamento. In base alla normativa vigente questo deve essere fatto in caso di compravendita di immobili o di locazione onerosa. Per ottenere la certificazione energetica ACE si va ad effettuare una diagnosi energetica dell’immobile analizzandone diversi fattori, tra cui le caratteristiche termo igrometriche, i consumi, la produzione di acqua calda, di raffreddamento e di riscaldamento degli ambienti, il tipo di impianto ed eventuali sistemi di produzione di energia rinnovabile. I vantaggi di possedere la certificazione energetica ACE sono molteplici, ma il più importante, soprattutto quando si deve vendere, è l’aumento del valore dell’immobile se si attestano i suoi bassi valori energetici.
L’APE, attestato di prestazione energetica
Da non confondere l’ACE con l’APE, l’attestato di prestazione energetica. Questo fornisce tutte le informazioni relative alla prestazione energetica dell’immobile. Parliamo in tal caso della quantità di energia necessaria per soddisfare annualmente le esigenze legate ad un uso standard dell’immobile stesso per quel che concerne riscaldamento, raffreddamento, ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria. Per essere valido l’attestato di prestazione energetica deve contenere la prestazione energetica globale, la classe energetica e la qualità energetica del fabbricato ai fini del contenimento dei consumi energetici per riscaldare e raffreddare. Inoltre all’interno dell’attestato di prestazione energetica possiamo trovare i dati relativi a emissioni di anidride carbonica, energia esportata, requisiti minimi di efficienza energetica nonché suggerimenti e raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica. È obbligatorio in caso di compravendita e di nuovo contratto di locazione. Deve essere infatti mostrato in fase di trattativa e consegnato all’atto della firma del contratto.