
Chi ha diritto all’agevolazione fiscale sulla ristrutturazione edilizia? Quanto si può detrarre? Fino a quando sarà possibile usufruire del “bonus ristrutturazioni”?
Facciamo chiarezza: l’Articolo 16-bis del DPR 917/86, che disciplina le agevolazioni sugli interventi di ristrutturazione, prevede una detrazione Irpef pari al 36% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 48mila euro per unità immobiliare. Grazie al decreto legge n. 83/2012 (inizialmente relativo alle ristrutturazioni effettuate tra giugno 2012 e giugno 2013, poi prorogato più volte da successivi provvedimenti), la misura della detrazione è stata elevata al 50% per un ammontare complessivo non superiore a 96mila euro. La legge di bilancio 2017 ha prorogato la maggiore detrazione Irpef fino al 31 dicembre 2017. E per l’anno prossimo? Buone notizie: il bonus ristrutturazioni al 50% rientra nella manovra di bilancio 2018, rimanendo pertanto invariato.
La detrazione viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Facciamo un esempio: se nel 2017 abbiamo sostenuto una spesa per la ristrutturazione di un appartamento pari a 20.000 euro, a partire dal 2018 otterremo una detrazione Irpef pari a 1.000 euro all’anno per i successivi 10 anni, per arrivare a un totale di 10.000 euro.
Possono usufruire dell’agevolazione i titolari di diritti di godimento sugli immobili per i quali vengono effettuati gli interventi di ristrutturazione, quindi proprietario, usufruttuario, locatario, comodatario e altri ancora, come un familiare convivente del possessore purché sostenga le spese.
Detrazione Irpef per risparmio energetico, ristrutturazione, realizzazione box
La detrazione fiscale per la ristrutturazione riguarda lavori di manutenzione ordinaria su parti comuni di edifici residenziali, straordinaria o di restauro/ristrutturazione su singoli appartamenti, ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati da calamità, realizzazione di box/autorimesse e posti auto, eliminazione di barriere architettoniche, adozione di misure finalizzate alla prevenzione del rischio di effrazione, cablatura di edifici e riduzione dell’inquinamento acustico, bonifica e smaltimento dell’amianto, adozione di misure antisismiche. Rientrano nella detrazione Irpef anche gli interventi effettuati per il risparmio energetico, con particolare riguardo alle fonti di energia rinnovabile.